KANYANZA – MISSIONE SUORE OPERAIE (in corrispondenza alla stella)
Il 6 gennaio del 2016 la Congregazione delle Suore Operaie apre la prima comunità in Ruanda a Kanyanza
(diocesi di Kabgayi), località di periferia che si trova all’interno del Paese, sulla sommità di una “collina” a
1686 metri sopra il livello del mare. Dista 4 ore dalla Capitale, Kigali.
Per raggiungere Kanyanza è necessario fare una trentina di kilometri di strada sterrata che si percorrono in
circa 1 ora.
Kanyanza è un villaggio molto popolato con una percentuale altissima di giovani e bambini.
Attualmente la comunità è composta da tre sorelle, due di origine burundese e una ruandese e vivono in
alcuni locali della parrocchia di periferia di Kanyanza.
All’inizio le suore sono state a contatto con la gente, osservando il territorio per rendersi conto dei bisogni
della popolazione, soprattutto dei giovani, delle ragazze madri e delle vedove.
La loro missione era ed è: dare la possibilità alle persone di vivere dignitosamente del proprio lavoro nel
rispetto della loro cultura.
Riconoscendo le capacità manuali e creative delle donne ruandesi, hanno avviato nel 2018 il primo corso di
sartoria, per donne vedove e giovani ragazze, che ha ricevuto molti apprezzamenti sia dall’autorità locale
che dalla popolazione.
La casa dove abitano le suore e dove ha sede la scuola di cucito è costruita con il fango, secondo la
tradizione locale e il tetto è in eternit. Attualmente questa struttura si trova in una situazione di grande
precarietà, nel periodo delle piogge dal tetto entra l’acqua e nei muri si sono aperte pericolose crepe.
Si rende sempre più necessaria e urgente la costruzione di un’abitazione per le suore, che comprenda spazi
adeguati al corso di taglio e cucito e per il corso di cucina, di cui vi è una grande richiesta. Il preventivo di
spesa è di 80.000 €.
La Congregazione ha già acquisto il terreno per la costruzione.
Recentemente le suore hanno dato avvio ad una collaborazione con l’autorità locale per il riconoscimento
del titolo di studio rilasciato da questa piccola scuola. Questo passaggio garantirà alle donne
l’autorizzazione ad aprire un piccolo spazio al mercato della città dove promuovere le capacità acquisite.